Proposta Virdis

Dagli appunti di E.S., giornalista, opinionista TV e, in una botta di vita, aspirante ideologo democratico.

Parliamoci chiaro: di fronte ai dati drammatici relativi alla disoccupazione giovanile nel Paese, più di un milione di senza lavoro tra i 18 e i 29 anni, un tasso di disoccupazione del 28%, urgono soluzioni drastiche. Il tempo delle chiacchiere è finito. Accantoniamo sterili discussioni sulla flessibilità in ingresso e in uscita, su contratti unici, defiscalizzazioni e blablabla. Ricette vecchie, bollite, buone solo per innescare i combattimenti tra pitbull nelle arene televisive: “Su chi punti? Su Landini o sulla Santanchè?” “Sulla Santanchè, Landini parte forte, ma finisce sempre che gli cascano gli occhiali e così le prende.” Lasciamo perdere, dicevo, le solite soluzioni e facciamo nostre le innovative proposte che vengono dal basso. Per carità, non troppo dal basso, non dai giovani disoccupati, perché se sono giovani e disoccupati hanno sicuramente qualcosa che non va, ma piuttosto da quella che potremmo definire “classe dirigente periferica o di piccolo cabotaggio”. Proprio in questi giorni, un mirabile suggerimento su come affrontare la piaga della disoccupazione giovanile ci viene dall’assessorato all’Istruzione del Comune di Brescia. Per ovviare alla cronica mancanza di fondi nelle scuole cittadine, ha previsto l’istituzione di un albo che raccolga la disponibilità di professionisti e insegnanti in pensione da utilizzare per supplire alla carenza di personale. Questi anziani in cattedra lavoreranno gratis e si occuperanno soprattutto di assistenza agli alunni stranieri. Gli anziani impiegati libereranno posti da fruitori di pensione, in maniera che gli under 30 possano trascorrere pigri pomeriggi al bar tracannando bianchini e giocando a briscola, affollare le tombole organizzate dalla circoscrizione, indossare le casacche arancio dell’AUSER per far attraversare la strada agli scolari, andare alle manifestazioni della CGIL. In questo modo le lunghe liste dei centri per l’impiego si alleggeriranno. La pregevole iniziativa del comune lombardo potrebbe, perché no, essere estesa ad altri territori e, con un intervento legislativo a livello nazionale, ad altri settori lavorativi pubblici e privati. In questo senso mi appello in particolare alla profonda sensibilità giovanile del probabile futuro premier Matteo Renzi e alla sua tendenza ad abbracciare qualunque causa nelle more di capire di cosa si tratti. Particolarmente fecondo, a parere dello scrivente, sarebbe l’utilizzo di anziani chirurghi in pensione, dalla mano fermissima e dalla vista di lince, per coprire i turni nelle sale operatorie dei nostri ospedali (dove potrebbero occuparsi, nel caso, solo dei pazienti stranieri). E che dire poi di tutti quei piloti ultraottantenni, ma dai riflessi ancora fulminei, che potrebbero essere reintegrati a gratis per condurre, sotto le feste, tutti quei voli supplementari diretti in Albania, Marocco, Tunisia o Moldavia? Inoltre alcune vecchie glorie potrebbero sostituire le onerose prestazioni dei giovani calciatori: chi non rivedrebbe bene il baffone di Pietro Paolo Virdis, magari al posto della crestina di Balotelli, al centro dell’attacco rossonero?

Cosa dite? C’è qualcosa che non torna? C’è un problema di reddito per i giovani? Non mi pare, non credo che i soldi siano un problema, per me.

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Informazioni su Emiliano B

Un lombardo in Emilia. Insegnante nelle scuole secondarie. Amo le lettere, la musica di Seattle, il calcio, i vizi.

3 risposte a “Proposta Virdis”

  1. cosavuoifaredagrande dice :

    la proposta Virdis è molto convincente, persino l’inventore del futurometro si è detto d’accordo.

  2. Antonio dice :

    Leggendo la notizia, l’altro giorno, mi sono stupito che qualcuno non abbia pensato di sostituire anche gli studenti con ex-studenti.

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